La Blue Economy è radicata e dipendente dall’ambiente naturale. E mentre questo la rende vulnerabile ai problemi del cambiamento climatico e del declino ambientale, significa anche che ha un enorme potenziale per trasformare la nostra economia e svolgere un ruolo importante nel raggiungimento delle ambizioni del Green Deal europeo, come è stato analizzato nel più recente Rapporto europeo sull’economia blu 2022.

L’economia blu dell’UE comprende tutte le attività economiche settoriali e intersettoriali basate o correlate agli oceani, ai mari e alle coste: attività marittime tra cui il turismo costiero è l’industria più matura e in crescita in termini di valore lordo aggiunto (GVA) e occupazione. Nel 2018 il 51,7% delle strutture ricettive turistiche dell’Unione erano ubicate in zone costiere: questo, quindi, evidenzia come il turismo costiero, marittimo e nautico stia diventando sempre più importante per l’UE.

Sulla base del Rapporto sull’istituzione di una strategia dell’UE per il turismo sostenibile (2020/2038(INI)) redatto dal Parlamento Europeo, la Commissione Europea è invitata a finanziare e promuovere iniziative a favore di un nuovo e più sviluppato turismo nautico. A seguito dell’ evento organizzato a Spalato lo scorso Ottobre sulla conservazione delle coste, il Forum delle Camere di Commercio adriatica e ionica in collaborazione con la Camera di Commercio di Brindisi e Assonautica Italiana, organizza un side-event AI-NURECC Plus incentrato sul valore e sui possibili sviluppi del turismo nautico.

 

 

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