Forum AIC

Il 14° Congresso sull’Imprenditoria Femminile dell’Area Adriatica e Ionicaco-organizzato assieme alla Camera di Commercio Venezia Giulia e tenutosi a Gorizia il 7 novembre 2024, ha riunito un gruppo distinto di donne imprenditrici, responsabili politici ed esperti per discutere il ruolo critico delle donne nel plasmare il panorama economico. Il Congresso di quest’ anno si è svolto nell’ambito del progetto “GO! 2025”, che celebra Gorizia e Nova Gorica come Capitali Europee della Cultura. Il Congresso si è concentrato sui settori del turismo e della cultura, offrendo una prospettiva regionale sulle principali sfide e strategie di successo per promuovere l’emancipazione economica delle donne e sostenere l’imprenditorialità in tutta la regione adriatica e ionica.

Introduzione e Saluti Istituzionali

A moderare la sessione di apertura e i saluti istituzionali è stata Patrizia Artico, Assessora del Dipartimento per la Capitale Europea della Cultura 2025 del Comune di Gorizia, che ha aperto l’evento con un forte messaggio che sottolinea l’importanza dell’imprenditoria femminile per il territorio. Nel suo intervento, l’assessora Artico ha sottolineato il ruolo strategico che le donne svolgono nel guidare la crescita economica, in particolare nell’area adriatico-ionica, che detiene un grande potenziale di collaborazione e scambio culturale. “Con il “Go!2025” , siamo pienamente impegnati a sostenere le imprese guidate da donne e a promuovere il dialogo sulle sinergie, in particolare nel settore del turismo. Quest’ area, ricca di beni culturali, offre vaste opportunità di crescita. Mettendo in evidenza queste caratteristiche culturali, possiamo sbloccare un nuovo potenziale per l’imprenditorialità e creare un ambiente economico più inclusivo e dinamico.”

La moderatrice Patrizia Artico ha dato la parola al primo relatore della giornata, Antonio Paoletti, Presidente della Camera di Commercio della Venezia Giulia, che ha sottolineato il preoccupante fatto che il Friuli-Venezia Giulia è il primo in Italia per il maggior numero di donne che hanno lasciato la regione in cerca di migliori opportunità. Ha evidenziato l’importanza delle donne nel turismo, osservando che la loro sensibilità e le loro capacità orientate ai servizi sono fondamentali per gestire le imprese nel settore dell’ospitalità, dei B&B e dei servizi digitali. Paoletti afferma che “il Friuli-Venezia Giulia sta per diventare tra le top 10 destinazioni nel 2025 e può beneficiare della crescente presenza di donne imprenditrici.” Il presidente Paoletti ha anche sottolineato il ruolo crescente delle donne nei settori tradizionalmente dominati dagli uomini, mettendo alla luce la necessità di continuare a concentrarsi sull’imprenditoria femminile in tutti i settori, garantendo che i contributi delle donne siano pienamente riconosciuti. “L’attenzione alle donne nel mondo degli affari è essenziale”, ha concluso, enfatizzando il loro impatto positivo in tutti i settori.

Il secondo relatore della giornata è stato Gino Sabatini, Presidente del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio. Ha evidenziato il ruolo chiave delle imprenditrici nel promuovere la cultura dell’ospitalità e rafforzare le economie locali, in particolare attraverso il loro contributo al turismo e alle industrie culturali. Ha osservato che le imprese guidate dalle donne non solo creano valore economico, ma promuovono anche la sostenibilità, preservano le tradizioni e guidano l’innovazione. Il Forum si impegna anche a sostenere l’imprenditorialità, con un nuovo progetto in collaborazione con l’Università di Camerino per studiare la digitalizzazione e l’innovazione nell’area adriatico-ionica. Sarà avviata un’indagine per raccogliere dati sulle start-up e sulla transizione digitale, aiutando a identificare le reali esigenze delle imprese e supportando le imprenditrici nell’adattamento al panorama digitale in evoluzione.

Emidio Bini, Assessore Regionale al Turismo e alle Attività Produttive del Friuli-Venezia Giulia, ha sottolineato che nel 2025 la Regione sarà pronta a gestire grandi eventi, come ha sempre fatto attraverso il lavoro di squadra. Ha espresso gratitudine a nome del Presidente del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, per il contributo di tutti al successo del territorio. Bini ha sottolineato l’importanza di “GO!2025”, rilevando che “il Friuli Venezia Giulia sta investendo in modo significativo nel turismo, con Gorizia che svolge un ruolo centrale in questa iniziativa transfrontaliera“. Ha sottolineato i ricchi eventi culturali della città e la sua bellezza, che attirano sia i visitatori che gli italiani, soprattutto in previsione del prossimo anno. Il successo di questi sforzi è guidato da una campagna commerciale su larga scala e da investimenti sostanziali effettuati attraverso grandi finanziamenti.

Dopo i primi interventi hanno preso la parola i due sindaci di Gorizia e Nova Gorica, Rodolfo Ziberna e Samo Turel .

Rodolfo Ziberna, Sindaco di Gorizia, ha riconosciuto il ruolo cruciale delle donne imprenditrici nel settore dell’ospitalità, in particolare nell’Area Adriatico-Ionica. Ziberna ha sottolineato che “la celebrazione di Gorizia e Nova Gorica come capitali europee della cultura nel 2025 segna la prima volta che due città di diversi paesi e culture hanno condiviso questo titolo”. Ha sottolineato il potere della comunicazione e l’importanza strategica di questa collaborazione, che dimostra la forza della cooperazione e della coesione. Ziberna ha attribuito il successo della regione alla sua capacità di condividere e celebrare il suo patrimonio culturale e la narrazione, riunendo le persone per mostrare ciò che rende unica l’area.

Samo Turel, sindaco di Nova Gorica, ha sottolineato il ruolo chiave delle donne nel progetto GO2025, rilevando che il programma ufficiale è stato redatto da due donne che hanno svolto un ruolo centrale nel plasmare l’iniziativa. Ha evidenziato che le donne hanno un ruolo cruciale nel successo di GO2025, che ha contribuito a unire la regione e promuovere una visione di un futuro senza confini. Turel ha sottolineato che la cooperazione e la cultura sono le forze trainanti di questa partnership e possono fungere da modello per la collaborazione futura. Ha espresso ottimismo sul fatto che questo sia solo l’inizio di una relazione produttiva a lungo termine tra le due città. Il progetto rappresenta un nuovo capitolo di unità e valori culturali condivisi, con il potenziale di plasmare il futuro della regione.

Cristina Rovis, Presidente del Comitato Imprenditoria Femminile della Venezia Giulia, è intervenuta sia come imprenditrice che come leader del Comitato Imprenditoriale Femminile composto da 10 donne che rappresentano le associazioni professionali di tutta la regione. Ha attirato l’attenzione sulla missione del Comitato di sostenere le imprenditrici e i liberi professionisti fornendo loro le conoscenze e gli strumenti per avanzare nella loro carriera. Rovis ha condiviso il proprio percorso imprenditoriale, spiegando come ha dovuto superare le lacune che hanno portato a mancate opportunità economiche e ha sottolineato che il Comitato mira ad aiutare altre donne a evitare queste stesse sfide. Ha sottolineato l’importanza di responsabilizzare le donne, consentendo loro di bilanciare la loro vita privata e professionale raggiungendo i loro obiettivi imprenditoriali. Il lavoro del Comitato, ha osservato Rovis, si allinea anche con obiettivi più ampi di inclusione, uguaglianza di genere e lotta alla discriminazione nel mercato del lavoro. Ha concluso sottolineando come il Congresso sia una dichiarazione sui progressi compiuti dalle donne imprenditrici e sulle opportunità future ancora davanti a loro.

L’ultimo relatore dei saluti istituzionali è stato Filippo Alabardi, Direttore Esecutivo del Segretariato Permanente dell’Iniziativa Adriatico-Ionica, il quale ha sottolineato che l’empowerment economico e l’imprenditorialità delle donne sono stati temi chiave nelle attività dell’Iniziativa negli ultimi anni. Ha evidenziato il ruolo dell’organizzazione nel promuovere la partecipazione delle donne in vari settori, come le imprese, le STEM e l’imprenditoria rurale, attraverso conferenze e tavole rotonde che coinvolgono il governo, gli imprenditori e la società civile. Alabardi ha anche notato l’aggiunta di un quinto pilastro alla strategia EUSAIR, dedicato all’emancipazione delle donne, che mostra l’impegno della regione per l’uguaglianza di genere. Ha sottolineato che il settore turistico nella regione adriatico-ionica è profondamente arricchito dal contributo delle donne e che continuare a promuovere i loro ruoli è vitale per plasmare il futuro della regione.

Sessione 1 “Promozione del Turismo attraverso i Beni Culturali: Sinergie per lo Sviluppo nella Regione Adriatico-Ionica

Attraverso la moderazione di Patrizia Artico, la prima relatrice della sessione “Promozione del Turismo attraverso i Beni Culturali: Sinergie per lo Sviluppo nella Regione Adriatico-Ionica” è Micaela Passon, Project Manager presso GECT GO / EZTS GO.

Micaela Passon ha sottolineato l’importanza del fatto che il progetto Capitale europea della cultura sia co-diretto da due donne, un simbolo di progresso per le donne nei ruoli di leadership. Ha riconosciuto che mentre le donne hanno ruoli importanti nella società, le sfide rimangono nel settore privato, dove le posizioni manageriali sono ancora più difficili da accedere per le donne. Passon ha sottolineato la determinazione delle donne a dimostrare il loro valore e la necessità di un sostegno istituzionale per aiutare a bilanciare lavoro e vita familiare, citando il forte sostegno della Slovenia alla maternità e alla paternità come esempio di come le politiche possono aiutare le donne ad avere successo.

Il secondo relatore è il Guido Guerzoni, professore all’Università Bocconi, che ha illustrato i progressi delle donne nel management e nell’imprenditoria negli ultimi 15 anni, osservando che l’Italia ha avuto una delle percentuali più basse di donne in ruoli di leadership nel 2010, ma la situazione è migliorata in modo significativo. Ha sottolineato l’alta rappresentanza delle donne nei settori culturali e artistici, in particolare nel teatro, dove le donne costituiscono il 65% della forza lavoro in Europa. Guerzoni ha anche evidenziato che le donne sono sempre più leader nel turismo culturale e nello slow tourism, con un numero crescente di donne che partecipano ad attività come escursioni in bicicletta e a piedi.

La Presidente di ISNART, Loretta Credaro, ha evidenziato la resilienza del settore turistico, che è stato significativamente colpito dalla pandemia ma ha mostrato una forte ripresa. Secondo dati recenti, le imprese legate al turismo sono cresciute dell’11,7% negli ultimi 10 anni, mentre l’economia in generale è diminuita del 4%. Ha sottolineato il ruolo chiave delle donne in questa crescita, con 152.000 imprese turistiche guidate da donne che rappresentano il 27,8% del totale del settore, una cifra che è aumentata dell’1,8% dal 2012. Credaro ha anche sottolineato che le imprese culturali e creative guidate da donne rappresentano ora il 24,6% di tutte le imprese culturali italiane, con una crescita del 3,3% dal 2019. Ha sottolineato che l’imprenditorialità femminile in questi campi contribuisce in modo significativo alla creazione di posti di lavoro, allo sviluppo economico e al benessere della società.

Infine, ha preso la parola Vito Signati, Direttore della Rete Mirabilia, sottolineando che Gorizia e Nova Gorica saranno le Capitali europee della cultura nel 2025, e sottolineando che nel gennaio 2026, quando i riflettori si allontaneranno da queste città, lo slancio dovrebbe continuare attraverso la formazione e l’educazione culturale, coinvolgendo in particolare i giovani. Signati ha anche menzionato i progetti educativi di Mirabilia nelle scuole e con i siti UNESCO, volti a coinvolgere le giovani generazioni con nuovi approcci inclusivi. Ha sottolineato l’importanza della transizione digitale e la necessità di promuovere esperienze turistiche autentiche al di fuori delle principali città italiane, per presentare ai visitatori un’immagine fresca e diversificata del paese.

Sessione 2 “Le reti europee e adriatico-ioniche per la crescita e il supporto dell’Imprenditoria femminile”

Il moderatore Luca Filippi, Vice Segretario Generale della Camera di Commercio di Bolzano e Coordinatore di Eurochambres Community of Interest Women Entrepreneurship (COI), ha accolto la prima relatrice della sessione “Le reti europee e adriatico-ioniche per la crescita e il supporto dell’Imprenditoria femminile” Tiziana Pompei, Vice Segretaria Generale di Unioncamere Italia.
Tiziana Pompei ha enfatizzato l’importanza della certificazione della parità di genere, introdotta nell’ambito del PNRR italiano e sostenuta dall’UE, come un’iniziativa trasformativa con una duplice dimensione, tecnica e culturale. Ha evidenziato il suo ruolo nella riduzione del divario retributivo di genere, nell’aumento della trasparenza e nella promozione dell’occupazione femminile attraverso incentivi come sgravi fiscali. Pompei ha anche posto l’accento su iniziative come il “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa” e i programmi di education mirati a sostenere l’imprenditorialità femminile, promuovere la diffusione delle materie STEM tra le ragazze e affrontare il disallineamento tra domanda e offerta di lavoro, ricompresi, in particolare, nel Piano per la promozione dell’imprenditorialità femminile gestito da Invitalia per conto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy con risorse del PNRR che vede Unioncamere e la rete camerale territoriale tra i partner. Questo Piano, ha osservato la Pompei, riflette l’ impegno verso l’inclusività, la competitività e il cambiamento culturale nel mercato del lavoro e nel sistema imprenditoriale con un’attenzione specifica agli ambiti scientifici e tecnologici

Marina Rožić, Segretaria Generale della Camera dell’economia croata e presidente della rete femminile di Eurochambers, ha evidenziato la necessità di un maggior numero di donne in ruoli di leadership, citando i benefici economici dell’uguaglianza di genere, tra cui un potenziale aumento di 3,15 trilioni di euro del PIL dell’UE entro il 2050. Ha notato barriere come le industrie dominate dagli uomini e le sfide dell’equilibrio tra lavoro e vita privata. Rožić ha anche evidenziato gli sforzi dell’UE per promuovere l’uguaglianza di genere, comprese le direttive per un migliore equilibrio di genere nelle aziende. EWN sta affrontando questi problemi con iniziative come la Leadership Academy, che prepara le donne a posizioni dirigenziali e promuove le pari opportunità in tutte le aziende.

Simona Kustec, Professoressa presso la Facoltà di Management dell’Università di Primorska e responsabile del Centro per lo sviluppo e il trasferimento delle conoscenze dell’Università di Primorska, ha sottolineato che l’imprenditorialità e l’innovazione dovrebbero dare priorità alle idee innovative rispetto al genere, promuovendo l’inclusività e massimizzando i diversi punti di forza. Ha osservato che le donne sono spesso viste principalmente nel contesto familiare, il che può ostacolare il loro avanzamento in un mondo dominato dagli uomini, sottolineando la necessità di maggiori investimenti nei ruoli delle donne negli affari. Ha evidenziato come le donne hanno grandi intenzioni imprenditoriali, soprattutto nei paesi a basso reddito, dove il 28% prevede di avviare un’impresa. Kustec ha evidenziato la Slovenia come un esempio di crescente imprenditorialità femminile, contribuendo in modo significativo all’innovazione economica.

Sanja Putica, la Presidente di Krug – Associazione Croata delle Donne Imprenditrici, ha marcato l’importanza di sostenere le donne imprenditrici a livello nazionale, rilevando che la società non fornisce il supporto necessario per le loro attività. Ha evidenziato la necessità che le istituzioni nazionali attuino una legislazione che promuova l’imprenditorialità femminile, con la sua associazione dedicata alla promozione delle giovani donne e alla creazione di una comunità solidale. Putica ha anche sottolineato la mancanza di modelli femminili nell’industria creativa in Croazia, sottolineando la necessità di coinvolgere più donne per realizzare cambiamenti sociali e garantire pari opportunità. Crede che le donne possano fungere da modelli ed esempi per gli altri, contribuendo a cambiare le percezioni della società e fornire le giuste opportunità alle future generazioni di donne.

Tatjana Kolenc, membro di FAM – Association of Female Managers e fondatrice di Heart Mentoring Platform, ha sottolineato il ruolo essenziale del mentoring nell’emancipazione delle aspiranti imprenditrici. Ha evidenziato che i mentori offrono preziose intuizioni tratte da esperienze personali, guidando le persone su come avviare e far crescere le loro attività, gestire i rischi e rimanere resilienti. La signora Kolenc ha osservato che, sebbene il supporto di mentoring in Slovenia sia ben sviluppato, rimane in qualche modo frammentato. Per affrontare questo problema, ha fondato la Heart Mentoring Community, che promuove uno spazio collaborativo e multi-generazionale per la condivisione delle conoscenze. Ha anche sottolineato i risultati positivi delle iniziative statali e private che supportano le donne all’inizio dei loro percorsi imprenditoriali, sottolineando l’aumento dell’attività imprenditoriale femminile slovena, che supera la media dell’UE. Kolenc ha identificato le principali sfide affrontate dalle donne, come la fiducia in se stesse, l’autodifesa e l’esitazione nell’assumere nuovi ruoli, sostenendo l’impegno della comunità come soluzione per superare questi ostacoli.

Panel 1 “Cultura dell’Ospitalità: Donne alla Guida del Turismo nell’Area Adriatico-Ionica”

La moderatrice Cristina Rovis, ha dato il benvenuto alle relatrici del primo panel del pomeriggio.

Milena Mičić, presidente del consiglio di amministrazione dell’Acquario di Pola d.o.o.in Croazia, ha preso la parola e ha sottolineato la sua forte convinzione nella sinergia tra scienza e imprenditoria turistica, affermando che i due campi possono collaborare attraverso metodi innovativi come musei scientifici, eco-tour ed eventi mediatici, che aiutano a coinvolgere il pubblico e semplificare concetti complessi. Ha anche evidenziato il ruolo della scienza dei cittadini nel coinvolgere il pubblico nella ricerca e promuovere l’apprendimento permanente. Mičić ha affrontato i pregiudizi di genere nella STEM, sottolineando la necessità di formazione continua, indipendenza finanziaria e politiche inclusive come la parità retributiva e luoghi di lavoro adatti alle famiglie. Ha sottolineato che il tutoraggio e il networking sono fondamentali per sostenere le donne nelle STEM e ha marcato l’importanza di fissare obiettivi realistici per carriere sostenibili. Attraverso questi sforzi, mira a contribuire a una società più equa, connessa e scientificamente informata.

La seconda relatrice, Blerina Ago, fondatrice di Active Albania, ha evidenziato la rapida crescita del settore turistico del paese, che è diventato uno dei più in rapida crescita al mondo. Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo, l’Albania è al quarto posto a livello mondiale per la crescita del turismo internazionale, con un aumento del 56% dei visitatori internazionali dal 2019 al 2023. In qualità di fondatrice di Active Albania, un’azienda legata al turismo, sottolinea il ruolo significativo che le donne imprenditrici stanno giocando nel guidare lo sviluppo sostenibile. Ha sottolineato le doppie sfide all’interno dell’industria del turismo, evidenziando sia la sua vulnerabilità ai cambiamenti climatici che il suo contributo alle emissioni di gas serra. Ha messo in evidenza il ruolo cruciale che le donne imprenditrici svolgono nell’affrontare questi problemi e promuovere la sostenibilità, spesso introducendo pratiche innovative che vanno oltre la sostenibilità per ripristinare ambienti, culture ed economie locali.

Mirella Terraneo della Valle, Titolare di Castelvecchio Agricola, ha sottolineato come la sostenibilità sia fondamentale per la vita, comprendendo il nutrimento, la sopravvivenza e la salute degli esseri viventi e della natura. Della Valle mette in risalto l’importanza di un’agricoltura che rispetti le risorse naturali, in particolare il suolo e l’acqua, che sono essenziali per la produzione di alimenti di valore nutrizionale. Ha evidenziato come applica questi principi nella sua azienda, che affonda le sue radici in un’iniziativa di sostenibilità del 1818 nella regione Friuli-Venezia Giulia, promuovendo soluzioni che bilanciano le esigenze ambientali, sociali ed economiche. La titolare sostiene responsabilità condivise e sforzi collaborativi per affrontare le sfide ambientali e antropologiche, allineando il suo approccio ai concetti steineriani di sostenibilità.

Jelena Radjenović, proprietaria del Family Hotels Group e della Facoltà privata di turismo di Budva, in Montenegro, ha preso la parola e ha discusso del crescente ruolo delle donne nell’industria del turismo del paese, osservando che il numero di imprese guidate da donne è aumentato da uno su dieci a uno su quattro negli ultimi anni. Ha anche sottolineato la rapida crescita di Budva come destinazione turistica top, guidata dalle sue splendide spiagge, dai grandi eventi e dai concerti. Queste attrazioni, secondo lei, svolgono un ruolo chiave nell’attirare visitatori e stimolare l’economia locale. Radjenović vede il fiorente settore turistico del Montenegro come un’area promettente sia per l’espansione del business che per le opportunità di carriera.

Antonia Radić Brkan, Vicesindaca della città di Makarska, direttrice e co-titolare di EX-ALTO d.o.o. – Agenzia di marketing esperienziale e turismo, ha sottolineato l’importanza degli eventi come strumenti di marketing chiave nel settore del turismo. Collaborando con imprenditori, artisti ed enti turistici locali attraverso iniziative come “Lokale u Kale”, crea esperienze coinvolgenti che collegano i turisti con la cultura e le comunità locali. Pur riconoscendo il valore del marketing digitale e dell’intelligenza artificiale, sottolinea che l’interazione umana diretta è insostituibile per promuovere un coinvolgimento autentico. Antonia sostiene anche l’emancipazione delle donne nell’imprenditoria, sostenendo una maggiore fiducia, autonomia ed equità nel mondo degli affari.

Panel 2 “Costruendo il Futuro: L’Impatto delle imprese femminili sul settore Creativo-Culturale nell’Area Adriatico-Ionica”

Attraverso la moderazione da Nansi Ivanišević, la Presidente di Prokultura – Osservatorio delle politiche culturali di Spalato (Croazia), il secondo panel “Costruendo il Futuro: L’Impatto delle imprese femminili sul settore Creativo-Culturale nell’Area Adriatico-Ionica” è iniziato con l’imprenditrice Marija Ivanković Jurišić, proprietaria dell’atelier di moda Marija Handmade in Serbia. Ha spiegato che gestisce con successo la sua attività da oltre dieci anni, creando pezzi unici che fondono tecniche tradizionali con esigenze contemporanee, basate sulle tradizionali tecniche di tessitura serbe. Ha sottolineato che il suo lavoro, che utilizza fibre naturali e pigmenti estratti a mano, promuove la moda slow e la sostenibilità. Marija ha evidenziato il suo impegno a responsabilizzare le donne assumendo quelle appartenenti a categorie sociali meno occupabili in Serbia. Ha anche condiviso che il suo marchio è stato riconosciuto a livello internazionale, con presentazioni in numerose mostre globali e sfilate di moda. Concludeva con una frase: “Sii una donna forte e magnifica! Sii al di là del mondano che infastidisce gli altri.”

Rita Canarezza, artista e operatore culturale sammarinese, dal 1993 è impegnata nella rete BJCEM, promuovendo la partecipazione sammarinese alla Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo. Ha sottolineato il suo ruolo nel coordinamento della XIX Biennale – School of Waters, tenutasi a San Marino nel 2021, che si è concentrata sulla sostenibilità e sull’impegno artistico con l’ambiente. Canarezza ha anche condiviso che durante la sua carriera ha avuto la possibilità di coordinare numerosi progetti internazionali, in particolare con piccole realtà, esplorando temi di identità, confini e scambio culturale. Questi progetti, ha osservato, si concentrano sui piccoli stati e sulle regioni adriatico-ioniche e mediterranee.

Per il Montenegro, Jelena Đukanović, designer specializzata nel patrimonio culturale tessile, ha iniziato la sua discussione condividendo il suo percorso imprenditoriale, iniziato dopo un periodo difficile segnato dalla guerra e dal collasso economico in Jugoslavia. Decise di applicare ciò che aveva studiato all’università lanciando la propria attività, concentrandosi sul tema ecologico dell’accumulo di lana di pecora in natura. Il suo progetto, All the Colors of Montenegro – Dying Wool with Vegetable Dyes, riunisce artisti, tecnologi, etnologi, botanici, professori e studenti per affrontare in modo creativo questo problema. Il progetto trasforma la lana di scarto in arte applicata, dipinti e sculture utilizzando tecniche tessili artigianali tradizionali.

Matea Benedetti, stilista e fondatrice di Benedetti Life (Italia-Slovenia), ha sottolineato l’urgente necessità di sostenibilità nel settore della moda. Ha evidenziato che molte persone non comprendono ancora appieno il concetto di sostenibilità, sottolineando che l’industria deve riconnettersi con la natura per ripristinare l’equilibrio. La moda, ha osservato, è uno dei tre settori più inquinanti, insieme ai trasporti, ed è necessario un cambiamento significativo. Benedetti ha anche sottolineato che la forte posizione dell’Italia nel settore della moda globale offre l’opportunità di promuovere la collaborazione con la Slovenia, contribuendo a guidare l’innovazione sostenibile in entrambi i paesi.

Per concludere, Mensura Sušić, direttrice di Empress Ltd in Bosnia-Erzegovina, ha sottolineato il ruolo dei finanziamenti dell’UE e come siano stati cruciali per Empress, consentendo loro di innovare e creare marchi interni come “Queen of Garden”, che si concentra su abbigliamento da giardinaggio funzionale e di alta qualità. Ha evidenziato che questo supporto ha permesso all’azienda di utilizzare materiali moderni, allinearsi agli standard europei e rafforzare la propria posizione sul mercato. Inoltre, ha sottolineato come i fondi dell’UE abbiano potenziato l’imprenditorialità femminile offrendo prodotti su misura per le donne in ruoli all’aperto, contribuendo a uno spostamento verso la creatività nel settore tessile della Bosnia-Erzegovina. Ha anche notato l’impegno di Empress per la sostenibilità, attraverso certificazioni e partnership con le scuole locali per fornire agli studenti competenze nella digitalizzazione e nell’efficienza delle risorse.

Considerazioni Finali e Conclusioni

L’Assessora regionale al Lavoro, Formazione, Università e Ricerca, Alessia Rosolen, ha concluso l’evento insieme al Presidente della Camera di Commercio della Venezia Giulia, Antonio Paoletti, e al Presidente del Forum AIC, Gino Sabatini, riassumendo i punti chiave e i momenti salienti dell’evento.

Paoletti ha sottolineato che il congresso è servito come anteprima di GO!2025, presentando discorsi stimolanti di donne imprenditrici. Ha enfatizzato il senso di comunità promosso attraverso l’evento, in cui i partecipanti hanno condiviso le loro esperienze in vari settori, che ha notato come un fattore cruciale per la crescita dell’imprenditorialità femminile.

Sabatini ha rimarcato l’importanza della cooperazione regionale dal punto di vista economico, politico e sociale. Ha riconosciuto che ogni paese della regione adriatica e ionica ha il proprio modello istituzionale distinto, ma ha sottolineato che questa diversità non ha ostacolato la capacità della rete delle camere di commercio di unire 4 milioni di imprese. Sabatini ha inoltre evidenziato il valore della collaborazione nel promuovere la crescita e rafforzare l’imprenditorialità in tutta la regione.

Rosolen ha sottolineato l’importanza dei settori della cultura e della creatività, che sono sostenuti attraverso investimenti pubblici e privati e iniziative di formazione volte all’ospitalità turistica. Questi settori beneficiano anche di progetti regionali che promuovono l’imprenditorialità femminile e la crescita dell’occupazione in Friuli-Venezia Giulia. Rosolen ha messo in risalto la rivoluzione industriale più veloce di sempre che stiamo vivendo, che richiede un duplice obiettivo: avanzare nelle tecnologie digitali e di intelligenza artificiale affrontando il loro impatto sulle professioni tradizionali. L’approccio della regione è sistemico, mirando allo sviluppo a lungo termine attraverso percorsi di formazione tecnica e professionale specializzati.

8 Novembre, Study Visit

L’8 novembre, le imprenditrici hanno preso parte a due visite nella zona di Gorizia, organizzate in collaborazione con la Camera di Commercio Venezia Giulia. La prima visita si è svolta presso lo Showroom Merletto Goriziano, un luogo dove le partecipanti hanno potuto approfondire la tradizione e la tecnica del celebre merletto, un’arte locale che racchiude secoli di storia e maestria artigianale. Successivamente, in tarda mattinata, le imprenditrici si sono recate presso l’Azienda Agricola Castelvecchio, accogliendo l’invito di Mirella Terraneo della Valle, titolare dell’azienda, che aveva già introdotto la sua attività durante il primo panel della conferenza (Cultura dell’Ospitalità: Donne alla Guida del Turismo nell’Area Adriatico-Ionica). Durante la visita, è stato possibile esplorare il suggestivo parco Ungaretti e le vigne che danno vita al rinomato vino Castelvecchio, rappresentando un perfetto connubio tra paesaggio, tradizione e imprenditorialità.

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