Nell’ambito dell’iniziativa AI-NURECC Plus, il Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio, in collaborazione con la Camera dell’Economia di Spalato, ha organizzato il Side-Event al primo evento AI-NURECC Plus, sui temi della gestione e la conservazione delle coste, che si è tenuta il 27ottobre 2021 in modalità ibrida: sia in loco che online, vedendo il coinvolgimento di oltre 100 partecipanti.

 

 

I mari Adriatico e Ionio e le loro coste rappresentano una risorsa centrale e poco sviluppata per l’intera macroregione. Questo evento ha riunito le parti interessate pubbliche e private della regione per discutere le strategie per una crescita sostenibile delle aree marittime e costiere. In linea con il pilastro 1 dell’EUSAIR sulla crescita blu, l’evento mirava a condividere le migliori pratiche e idee su come migliorare la governance dei bacini marittimi e promuovere la ricerca, l’innovazione e le opportunità commerciali nei settori dell’economia blu.

L’agenda dell’evento ha previsto una sessione di apertura e due panel successivi. Il primo panel sul tema della conservazione subacquea e costiera; il secondo sul tema delle infrastrutture portuali e della governance dei bacini marittimi. Tra i relatori invitati: funzionari delle amministrazioni locali, ricercatori e accademici, funzionari ambientali regionali, rappresentanti di autorità portuali, camere di commercio e aziende dei paesi dell’Adriatico e dello Ionio.

 

Moderatrice, Sandra Barčot, giornalista.

L’incontro si è aperto con i saluti del Presidente della Camera dell’Economia di Spalato e del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio, Joze Tomaš, che ha dato il benvenuto a tutti i partecipanti sia online che in loco e ha introdotto i relatori. Ha poi sottolineato l’importanza dell’occasione: “Le nostre coste e i nostri mari sono uno dei patrimoni più importanti della regione adriatica e ionica; è ora di puntare e investire nella loro tutela attraverso l’innovazione e soprattutto i processi di digitalizzazione per superare gli ostacoli che minacciano l’ambiente e le risorse naturali. Sono molto grato a tutti i relatori che hanno accettato il nostro invito e sono qui con noi oggi per cercare di dare risposte positive e input per preservare il nostro meraviglioso ambiente”. In chiusura, il Presidente ha sottolineato l’importanza vitale dell’Iniziativa AI-NURECC Plus, ringraziando tutti i partner di progetto per il loro impegno e augurando a tutti i partecipanti una buona e fruttuosa giornata di interventi che, si spera, possa consentire a tutti noi di dare una migliore risposta alle necessità dell’Adriatico e dello Ionio.

 

 

La sessione di apertura denominata “AI-NURECC PLUS COME PIATTAFORMA DI COOPERAZIONE NELLO SVILUPPO DI UNA STRATEGIA DI CRESCITA BLU PER LA REGIONE ADRIATICO-IONICA” è iniziata con l’intervento di   Stipe Čogelja, Vice Prefetto della Regione spalatino-dalmata, che ha considerato come 1200 km di costa rappresentano una grande risorsa per il territorio e per questo hanno strutturato e realizzato diversi progetti. Sottolinea ancora una volta come il litorale rappresenti una delle risorse più preziose della regione e come l’educazione possa insegnare il valore del patrimonio marittimo a beneficio delle prossime generazioni. Gli individui pubblici e privati dovrebbero sostenere la cooperazione nella regione.

 

Emmanuel Maniscalco, Conference of Peripheral Maritime Regions (CPMR) – Coordinatore AI-NURECC PLUS, ha offerto ai partecipanti una panoramica generale sull’Iniziativa AI-NURECC Plus, presentando i partner del progetto e gli obiettivi principali nei settori del turismo sostenibile, delle industrie culturali e creative ed economia circolare. Si è poi soffermato sulle azioni della CRPM per favorire la cooperazione e lo sviluppo del territorio favorendo lo scambio di buone pratiche.

 

Amb. Fabio Pigliapoco, Responsabile del Segretariato Permanente dell’Iniziativa Adriatico Ionica, ha ringraziato nuovamente il Presidente e tutti i collaboratori della Camera di Commercio di Spalato per aver partecipato all’organizzazione di un incontro così stimolante e importante. L’Ambasciatore ha sottolineato il legame esistente tra l’Iniziativa Adriatico Ionica e la Società Civile; una connessione che esisteva già durante l’Iniziativa AI-NURECC e che è ancora più forte ora con la seconda edizione del progetto. È fondamentale agire in stretta collaborazione poiché senza la partecipazione attiva della società civile, la strategia EUSAIR non è una strategia, ma è un semplice esercizio burocratico.

 

Eleni Hatziyanni, Policy Officer Commissione UE – DG Mare Unità A3 | Strategie di bacino, Cooperazione regionale marittima e sicurezza marittima, è intervenuta sul tema del patrimonio marittimo e della crescita blu, affermando che è giunto il momento di ricordare la necessità della cooperazione nell’area adriatica e ionica. I Paesi dell’area adriatico-ionica stanno già facendo grandi passi avanti in modo molto efficace, ma il Green Deal europeo è ormai davanti a noi e la Blue Economy gioca un ruolo molto importante, in termini di sostenibilità e transizione verde. AI-NURECC Plus ha la capacità di andare nella giusta direzione perché coinvolge le quattro parti di un’elica: mondo accademico, autorità pubbliche, settore privato e società civile. La DG MARE ritiene che il buon partenariato di AI NURECC Plus possa fungere da azione fondamentale per raggiungere gli obiettivi di Eusair Pillar1: Blue Growth.

 

 

Una volta conclusa la sessione di apertura; si è giunti al cuore della discussione con il primo panel: “LA SALVAGUARDIA DEL MARE E DEL LITORALE NEL CONTESTO DELLA STRATEGIA UE PER LA BIODIVERSITÀ 2030: RAGGIUNGERE L’OBIETTIVO DEL 30% DELLE AREE MARINE PROTETTE NELLA REGIONE ADRIATICA E IONICA” che ha visto gli interventi di:
Petra Radić,
Sindaco del Comune di Podgora (Croazia);

Matea Dorčić, Capo del Dipartimento Amministrativo del Turismo e degli Affari Marittimi della Contea Spalato-Dalmata (Croazia);
Andrej Sovinc, Fondatore di NaravaNarave (Slovenia) ;
Francesco Regoli, Delegato Italiano per la Missione UE “Healthy Oceans, Seas, Coastal and Inland Water” e Direttore del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente, Università Politecnica delle Marche (Italia);
Aleksandar Joksimović, Direttore dell’Istituto di Biologia Marina, Kotor (Montenegro);
Jelena Kurtović Mrčelić, Senior Advisor presso l’Istituzione Pubblica Sea and Karst (Croazia).

 

 

 

 

 

 

 

Il panel si è concentrato sulla crescita blu e sull’esistenza di una dicotomia esistente tra sviluppo economico e protezione efficace del nostro ecosistema. I relatori hanno espresso le loro opinioni su questo argomento, con un pensiero particolare alle generazioni future che finiranno per vivere delle scelte che stiamo facendo noi adesso. Un pensiero condiviso è stato che “finché parliamo troppo e agiamo troppo poco, non c’è dubbio che danneggeremo il pianeta, ed è fondamentale mettere in campo una solida educazione ambientale per i nostri figli”. Altro punto forte di discussione è stato il settore della produzione alimentare : siamo l’unica specie che semina e raccoglie cibo e questa eccessiva produzione alimentare incide sulla biodiversità. Il cibo che produciamo è sempre superiore alla reale quantità di cui abbiamo bisogno e nel settore della pesca la situazione è particolarmente grave.
 L’innovazione è stata individuata come l’elemento chiave che ci permette non solo di non frenare lo sviluppo ma anche di non considerarlo come entità separata dalla salvaguardia dell’ambiente. Infatti è una scelta da fare adesso: costa molto di più riparare il danno che prevenirlo.
 I relatori del primo panel hanno convenuto sulla necessità di attuare una cogestione delle coste e dei mari; è fondamentale creare una rete di stakeholders che hanno a cuore e hanno bisogno della salvaguardia degli ambienti e della biodiversità: “siamo tutti d’accordo sulla necessità di proteggere il mare e la sua biodiversità, ma dobbiamo ancora imparare molto su di esso. Comprendiamo e siamo consapevoli delle sfide che dobbiamo affrontare, ma molte di esse devono ancora essere scoperte e affrontate adeguatamente. Dobbiamo agire per sollevare fin da subito quei problemi futuri, e non possiamo farlo da soli: la necessità di cooperazione è evidente e stiamo imparando a comunicare le scoperte scientifiche in modo più fruibile”.

 

 

Il secondo Panel: “INFRASTRUTTURE PORTUALI E GOVERNANCE DI BACINO: VERSO HUB ADRIATICO-IONICO GREEN/SMART PORT E CORRIDOI MULTIMODALI” ha visto gli interventi di:
Alban Isteri,
Presidente Camera di Commercio e Industria di Durazzo (Albania), Vice Presidente Vicario del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio;

Mirjana Čagalj, Vicepresidente della Camera croata dell’economia per l’edilizia, i trasporti e le comunicazioni (Croazia) ed ex Presidente del Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio;
Giuseppe Ranalli, Presidente del Comitato Regionale Piccole Industrie di Confindustria Abruzzo (Italia);
Guido Vettorel, Capo Unità presso l’Autorità Portuale dell’Adriatico Centrale, Ancona, Italia – Cluster tematico ADRION sul trasporto multimodale, sostenibile dell’acqua e della terra (Italia);
Maria Lekakou, Professore in Economia Marittima Dipartimento di Shipping, Trade and Transport, Dean of the Business Scuola, Università dell’Egeo (Grecia).

 

 

 

 

 

 

Il panel si è concentrato su modi nuovi e innovativi di gestire i porti. Essendo il mare la principale via di comunicazione nell’area adriatico-ionica, è stata ancora una volta sottolineata l’inequivocabile necessità di agire insieme per investire e capitalizzare. Il Covid-19 ha sicuramente causato uno stop in ogni settore e ci lascerà con un mondo diverso e in continua evoluzione; quindi i temi e gli argomenti affrontati anche nel panel 1 sono fondamentali per il futuro. Alcuni dati sono stati forniti dal relatore: analizzando la situazione delle emissioni di CO2 , possiamo dire che l’Europa è virtuosa con solo l’8% di emissioni, più nel dettaglio solo il 3,5% di questo già citato 8% è da collegare al settore dei trasporti marittimi, che rappresenta oltre il 90% dell’import/export dei paesi membri dell’Unione Europea (per quanto riguarda le emissioni di CO2, l’Europa si è posta obiettivi molto importanti: -55% al 2030; CO2 neutrality al 2050). Quindi, l’Europa sta già facendo del suo meglio, ma questa è una battaglia che deve essere combattuta a livello globale.
 Un altro argomento affrontato in questo secondo panel è stata la necessità di abbattere le emissioni di CO2 delle barche nei porti; sono stati forniti alcuni esempi: creazione di stazioni innovative per fornire energia elettrica, utilizzo di nuovi tipi di combustibili sostenibili, come il “gas naturale liquefatto” e così via.
 Ad ottobre/novembre 2020 L ‘EUSAIR ha condotto un’indagine di studio relativa al pilastro 1 Blue Growth, con l’obiettivo di identificare le lacune, le esigenze e le opportunità per favorire l’attuazione delle azioni faro di EUSAIR nella regione adriatico-ionica. Le risposte hanno mostrato che i partecipanti (provenienti da vari settori – università, aziende, pubblico, privato…) hanno considerato priorità più importanti: più facile accesso ai fondi, maggiore networking tra i settori, migliore gestione delle attività di pesca, creazione di nuovi posti di lavoro, miglioramento della governance dello spazio marittimo e creazione di strumenti e servizi.

 

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